Prendendo spunto dalla Mappa dei palermitani attivi, realizzata da Labsus con il contributo della Fondazione Con il Sud, questo itinerario si prefigge l'obiettivo di localizzare alcuni beni legali, alcune aree riqualificate e alcuni beni comuni, quindi contemporaneamente viene evidenziata sia l’azione della Pubblica Amministrazione, che l‘azione dei cittadini impegnati nei processi di valorizzazione della comunità. In particolare, beni legali e beni comuni, sono aree sottratte al degrado e all’avanzare della cementificazione, rappresentazioni concrete di una comunità che riscopre se stessa, immaginandosi diversa. Così competenze professionali e personali vengono messe al servizio di un progetto di rigenerazione e di aggregazione dove la cultura stessa svolge un ruolo cruciale. emerge, quindi, dalla volontà di dar traccia di tutti quei palermitani che conferiscono alla città un’immagine nuova, diversa che in un così ristretto spazio urbano si trovino tante associazioni impegnate nel volontariato e nella promozione sociale, che operano in stretto rapporto con la cittadinanza ed a favore delle persone più deboli. Aree oggetto di riqualificazione urbana, beni confiscati alla mafia, beni che spesso risultano inutilizzati, abbandonati o mal gestiti. Ma che sono altresì divenuti un nuovo potenziale per lo sviluppo di piccole e medie imprese o l’affermazione di nuove realtà associative e sociali. I beni comuni possono essere definiti come "le cose che esprimono utilità funzionali all'esercizio dei diritti fondamentali nonché al libero sviluppo della persona". Le principali caratteristiche dei beni comuni sono: la libera accessibilità a tutti, la collocazione fuori commercio e il fine di soddisfare i diritti fondamentali della persona. Sono beni comuni, tra gli altri: i fiumi, i torrenti e le loro sorgenti, i laghi, l'aria, i parchi, le foreste e le zone boschive, le zone montane di alta quota; i lidi e i tratti di costa dichiarati riserva ambientale, la fauna selvatica e la flora tutelata; i beni archeologici, culturali, ambientali e le altre zone paesaggistiche tutelate. Ma i beni comuni non possono ridursi a meri oggetti, essi infatti, assumono valore in quanto intimamente collegati alla vita e alle relazioni. Essi rivendicano un sapere che associa e connette. Il bene comune, infatti, esiste soltanto in una relazione qualitativa e funzionale. Noi non “abbiamo” un bene comune, ma in un certo senso siamo (partecipi). del bene comune. In altre parole, non possono esistere Beni Comuni senza la comunità di riferimento, l'interazione e la cooperazione. Molto importante è il discorso sulla riqualificazione urbana, pochi sono stati i progetti realizzati per una vera salvaguardia dell’ambiente cittadino, il litorale, gli spazi pubblici.